Translate

lunedì 25 maggio 2009

Vecchio post


C'è un motivo per cui lo riposto Aldo e quiiiiiiiiii

per visitarlo clicca sulla sua immagine, ma solo dopo aver cliccato su Aldo e quiiiiiiiiiiiii


Barba, baffi e brillantina: le tre "b" del vecchio barbiere... Nel piccolo paesino l'operato del barbiere era considerato un lavoro di tutto rispetto, era in uno scalino intermedio tra le varie professioni esercitate, poco sotto il medico condotto e il sindaco del paese e sopra i ceti sociali più umili.



Ci si ritrovava per la toletta completa, barba, baffi e brillantina... ma anche per discutere di fatti accaduti nel frattempo nella piccola comunità e raccontare le proprie esperienze avute durante il periodo di assenza forzata, nonché le storie fantastiche narrate dai più anziani. Tra un cliente che si alzava dalla poltrona all'altro che si sedeva su sollecito del barbiere all'intonazione di "sotto il prossimo"


Il barbiere del mio paese si chiamava don Mimì era alto e magro con baffetti alla Valentino i capelli tutti tirati lisci e lucentati dalla brillantina... era l'uomo più profumato del paese.Quando passavo davanti al suo locale rallentavo sempre i passi per scrutare l'interno...mi piaceva il cavalluccio per i bambini, gli specchi enormi, le grandi poltrone e il profumo che il locale emanava. Don Mimì era un tipo allegro ma il sabato e la Domenica diventava ancora più allegro. In questi due giorni tutti gli uomini del paese andavano da lui per barba e capelli, una processione di uomini entrava nel suo locale


Tra forbici e rasoio Don Mimì sorrideva allegro e pimpante, più il locale si riempiva e più il barbiere tagliava e radeva in allegria.Tutti gli uomini del paese si preparavano a festa per la Domenica.


La Domenica l'unica piazza del paese si riempiva di uomini vestiti con l'abito migliore, ricordo i colori degli abiti ma quello che ricordo di più sono le cravatte, dio mio, sembravano tanti arcobaleni.
In questa giornata la piazza prendeva vita si riempiva di voci tutte allegre.Tra sorrisi e strette di mano si parlava del tempo, della semina, del raccolto e di tante altre cose.(Un po come facciamo noi in questa piazza virtuale)Poi c'erano i giovanotti del paese che schizzinosi passavano tra gli adulti.Anche i ragazzi erano vestiti a festa, portavano i capelli come il barbiere e qualcuno anche i baffetti.La loro andatura, era lenta da guappi... camminavano con una mano in tasca e nell'altra una sigaretta che fumavano con lentezza

Mentre gli adulti si fermavano al bar i giovani andavano tutti verso il grande sagrato della chiesa per la messa di mezzogiorno.
Sul sagrato della chiesa i ragazzi aspettavano le ragazze, anche loro arrivavano tutte addobbate a festa e camminavano lentamente quasi a dare il tempo di essere non solo ammirate ma anche scelte e tra sguardi e sorrisi maliziosi...i cuori si sceglevano.
Su questo sagrato nascevano amori e... in chiesa durante la messa ogni cuore tra un amen e l'altro... batteva più per l'amor profano, che per l'amor sacro.

Il libro fantastico del mio paese, che i miei occhi di bambina hanno letto...e mai dimenticato...


La mia nipotina Claudia va matta per questi racconti me li fa ripetere all'infinito...devo anche fare attenzione a raccontarli bene se tento di abbreviarli, mi richiama e mi dice...nonna stai saltando...le rispondo...allora visto che lo sai raccontamelo tu a me...Dai nonna continua...

12 commenti:

  1. Hai fatto veramente bene a riproporlo. Bellissimo... mi sono passati tutti davanti agli occhi: il barbiere, i clienti, i ragazzi vestiti a festa che lasciavano la scia della sigaretta e le ragazze che si mettevano in bella mostra!!!
    Bacioni-oni-oni!

    RispondiElimina
  2. Io non mi ricordo di averlo mai letto perciò è nuovo! Grande Rosy è fantastico. buona notte,
    Tomaso

    RispondiElimina
  3. Ma che te possino!!! M'hai rovinato la "carriera" di blogger. Me manca la rota pe fa' er pavone.Mannaggia!
    Col tuo post, rovinato da quella presenza, hai illustrato in maniera perfetta la figura del barbiere in un paese che era, diciamolo pure, la seconda carica ufficiale del Comune dopo quella del sindaco.
    Te credo che tu nipote vole sempre che gliela racconti.

    RispondiElimina
  4. il barbiere era un'istituzione in tutti i paesi, insieme al prete e al farmacista... Quando mio papà tornava dopo essere stato dal barbiere odorava di brillantina in maniera esagerata...buona notte Rosy

    RispondiElimina
  5. Rò, sei simpaticissima nei tuoi racconti.
    Aldo fa bene a preoccuparsi...

    RispondiElimina
  6. Anch'io non ricordo di averlo letto, sicuramente non l'ho fatto se è all'inizio del tuo blog, altrimenti non avrei potuto dimenticare quelle tue parole, quei ricordi, che sono davvero una importante "banca della memoria".
    Bellissimo Rosy!
    Lara

    RispondiElimina
  7. Anche per me è la prima volta che lo vedo. Che bell'omaggio Rosy, alla nostra vera memoria storica! Per fortuna che ci sono i nonni che hanno tutta la pazienza di raccontare. Fortunati i tuoi nipoti, davvero!! Ma Aldo lo sa, che la postato per la seconda volta???
    Ciao cara!

    RispondiElimina
  8. Ho visto ora il commento del Monticiano!!! ehm...sono un pò distratta dal caldo oggi!

    RispondiElimina
  9. Per me è nuovo , veramente fantastico e tu simpaticissima !!!
    Buona serata

    RispondiElimina
  10. janas to lo icordi vero?
    La posta elettronica mi ha portato una bella cosa...ti rispondo subito follettina.

    Tomaso: sei cosi caro...in bocca al lupo e tienici informati...tu sai a cosa alludo.
    Un bacio.

    Aldino- ho solo trovato per caso il filmato e cosi ti ho voluto fare una sorpresa...ma che pavone..
    Le cose belle si mostrano...la tua è una cosa bella! la banca della memoria, che bella cosa.
    ciao romano de Roma.

    signora in rosso: buonanotte anche a te.

    Stella:ciao bambulè!!Notte serena.

    lara: non ci conoscevamo ancora, per questo non potevi conoscerlo, io ho una fisima per i ricordi di Bambina.Laretta, buonanotte.

    Angelo azzurro: e quante ce ne vuole di pazienza, ma sai che ti dico che la pazienza e la sorella dell'amore.
    Domani sera dormirò con i nipotini, chissà che mi aspetta.
    Notte serena.

    Paola, anche tu sei molto simpatica..un bacio e notte serena.

    RispondiElimina
  11. Rosaria, un affresco di paese straordinario! Sono d'accordo con Aldo sulla seconda carica ufficiale del Comune, riferendoci al barbiere.

    Mi hai fatto divertire e anche un po' commuovere per la tenerezza suscitata dal post.

    Anche se off topic, ti rivolgo il mio più affettuoso augurio come madre, con gli splendidi versi dedicati alla madre da Giuseppe Ungaretti, i più belli che io conosca.

    La madre

    E il cuore quando d'un ultimo battito
    avrà fatto cadere il muro d'ombra
    per condurmi, Madre, sino al Signore,
    come una volta mi darai la mano.
    In ginocchio, decisa,
    Sarai una statua davanti all'eterno,
    come già ti vedeva
    quando eri ancora in vita.

    Alzerai tremante le vecchie braccia,
    come quando spirasti
    dicendo: Mio Dio, eccomi.

    E solo quando m'avrà perdonato,
    ti verrà desiderio di guardarmi.

    Ricorderai d'avermi atteso tanto,
    e avrai negli occhi un rapido sospiro


    Giuseppe Ungaretti

    RispondiElimina
  12. Che bei versi Annarita, non li conoscevo.
    Mi hanno commossa, li ho dovuto rileggere con molta calma
    goccia a goccia.
    Grazie un bacione.

    RispondiElimina